Arredamento green
Basta dare un'occhiata ai cestini dell'immondizia per rendersi conto di quanti rifiuti produciamo ogni giorno. Plastica, carta, alluminio, scarti di frutta e verdura e chi più ne ha più ne metta.
Fortunatamente, la raccolta differenziata è una pratica molto diffusa. In tantissimi sono diligenti. Altri un po' meno attenti, ma comunque volenterosi. Alcuni si credono furbi e fanno finta di niente. Dare al corretto smaltimento dei rifiuti l'importanza che merita è sinonimo di educazione e senso civico, di grande riguardo verso le tematiche ambientali e di un'oculata capacità di organizzazione, dentro e fuori dagli spazi domestici.
In questo articolo ci occuperemo di questo ultimo punto, cercando di capire quali sono le indicazioni da seguire e i consigli più utili su come organizzare la raccolta differenziata in casa. Se sei interessato a questa tematica, prosegui nella lettura. Non te ne pentirai:
La raccolta differenziata in Italia esiste da circa una cinquantina di anni.
Nella decade dei '70, l'attenzione nei confronti delle politiche “green” non esisteva. Probabilmente perché ancora non ci si rendeva conto, o si sottovalutava l'impatto ambientale che i nostri scarti avrebbero causato.
A metà degli anni '80 vengono introdotte le prime normative.
È solo con l'inizio dei '90 che la questione guadagna importanza. E così, tra il 1997 e il 2006 vengono emanate due leggi che danno indicazioni specifiche su come gestire e organizzare le modalità di smaltimento rifiuti.
In Italia le normative specifiche variano da regione a regione. Ci sono però delle caratteristiche generali che valgono per tutti.
Innanzitutto, i rifiuti vanno divisi per tipologia:
Di conseguenza, bisognerà dotarsi di minimo 5 contenitori “standard” (escludendo quelli destinati ai rifiuti speciali e/o pericolosi).
Le modalità di ritiro e smaltimento dipendono poi dalle indicazioni dal comune di residenza (raccolta a domicilio, deposito in strada, isole ecologiche, colori dei sacchi e quant'altro).
Scegliere lo spazio di raccolta per i rifiuti è il primo step da seguire.
A seconda delle diverse categorie di rifiuti prodotti, per individuare lo spazio adatto è estremamente necessario tenere conto del numero di contenitori che andranno posizionati nell'area.
La domanda sorge dunque spontanea: dove posizionare i bidoni per la raccolta differenziata?
Prima di rispondere bisogna prendere in considerazione 3 criteri fondamentali per garantire che il sistema sia efficiente e facile da utilizzare:
Ora proveremo a rispondere all'interrogativo che si siamo posti qualche riga più sopra, analizzando le diverse possibilità di collocazione dei bidoni dell'immondizia.
La cucina è la fonte principale dei rifiuti.
Per cucinare apriamo e buttiamo confezioni e scarti alimentari in continuazione. Da un punto di vista dell'accessibilità diventa quindi un luogo preferenziale per centralizzare la raccolta.
Esistono due possibilità:
È la soluzione più classica, quella riscontrabile nella maggior parte delle case italiane.
Spesso lo spazio sotto al lavandino è limitato ed è possibile inserire solo 2 o 3 bidoni, che solitamente sono pattumiera indifferenziata, umido e vetro.
L'efficienza è massimizzata per quanto riguarda il compost, dato che possiamo trasportare gli scarti di cibo dal lavandino al cestino, senza sporcare né gocciolare sul pavimento.
Rappresentano la scelta perfetta in termini di accessibilità e nel caso in cui si disponesse di una cucina molto spaziosa.
Questa soluzione consente di utilizzare bidoni più grandi e capienti rispetto a quelli che si posizionerebbero sotto al lavello, in modo da monitorare i tipi e le quantità di rifiuti prodotti.
Questa pratica porta però con sé 2 svantaggi.
I contenitori possono essere visivamente ingombranti, mentre i rifiuti alimentari possono emanare odori sgradevoli in uno spazio utilizzato per cucinare, mangiare o anche più semplicemente per socializzare.
Come nascondere i bidoni della raccolta differenziata?
Uno sgabuzzino è un'ottima idea salvaspazio che consente di posizionare più contenitori di diverse grandezze, creando uno spazio dedicato e nascondendoli alla vista negli spazi comuni.
Alla versatilità si può aggiungere la grande efficienza. Un ripostiglio, se delle dimensioni adatte, può essere facilmente arricchito con scaffali e contenitori estraibili per migliorare l'organizzazione.
Qualche svantaggio c'è anche qui. L'accessibilità potrebbe essere limitata nel caso in cui lo spazio adibito si trovi lontano dalla cucina. La mancanza di ventilazione, soprattutto negli sgabuzzini più piccoli può causare un accumulo di odori davvero poco piacevole.
La lavanderia è uno spazio consigliabile, ma solo se di dimensioni tali da consentire l'individuazione un piccolo spazio per la raccolta dei rifiuti.
Si tratta di uno ambiente molto funzionale, soprattutto se si parla di pulizia e manutenzione. I pavimenti e le superfici sono semplici da lavare e resistono agli agenti chimici più aggressivi.
Essendo una stanza genericamente separata dai centri nevralgici della casa, non crea troppe problematiche olfattive, anche se la percentuale più elevata di umidità degrada i rifiuti più rapidamente.
Anche il box auto può rivelarsi ideale.
L'accesso rapido e diretto alla strada consente di facilitare il trasporto di sacchi o contenitori. L'ampia capacità di spazio permette di posizionare più bidoni di riciclaggio di grandi dimensioni e per diverse tipologie di rifiuti, centralizzando al massimo la raccolta.
Eppure, anche qui, oltre ai “pro” ci sono dei “contro”. Se il box non è vicino dalla porta di casa, il trasporto risulta difficoltoso. Inoltre, le condizioni climatiche di caldo o freddo estremo, possono non essere ideali per alcuni tipi di rifiuti.
Da non dimenticare il fattore “parcheggio”. Dare spazio ai bidoni significa toglierlo alla propria auto.
Una scelta non troppo gradita, ma a volte necessaria. Se organizzata nel modo corretto, si rivela però un'alternativa molto pratica.
Tanto dipende dallo spazio a disposizione, che permette di sfruttare contenitori più grandi o più piccoli. L'importante è che siano compatti, funzionali e richiudibili.
L'accessibilità viene massimizzata quando il balcone si trova in prossimità della cucina, mentre depositare i rifiuti all'esterno aiuta con la dispersione innocua degli odori.
Da un punto di vista di estetica della casa non è proprio il massimo. I vicini potrebbero avere da ridire sui bidoni in vista e sullo stato dei rifiuti esposti al sole nelle torride giornate estive.
Gli ambienti all'aperto come un giardino, un portico oppure un capanno sono quelli che forse più si prestano all'allestimento di una grande area destinata alla raccolta.
Un'ampia zona outdoor offre una capacità di spazio maggiore, che si traduce nella possibilità di poter aggiungere bidoni di raccolta più grandi e capienti.
In alcuni casi, un altro grande vantaggio risiede nella possibilità di realizzare più stazioni di riciclaggio suddivise per materiali, da destinare anche a quei rifiuti considerati più pericolosi e d'ingombro come pezzi di ferro, sostanze chimiche, medicinali scaduti, vecchie pile e batterie esaurite.
Questa si rivela una scelta vincente per tutte quelle persone che vivono in condomini o in case con spazi esterni in comune.
A questo punto ci si chiederà come scegliere i bidoni per la raccolta differenziata?
Per rispondere a questa domanda occorre prima di tutto avere chiaro quale sarà la zona destinata all'accumulo della pattumiera, tenendo conto della metratura, del numero di bidoni necessari e della facilità di trasporto e di accesso all'area.
Ogni area che abbiamo elencato in precedenza presenta delle soluzioni ad hoc che consentono di sfruttare al meglio lo spazio e organizzare al meglio la raccolta dei rifiuti.
Qui di seguito vediamo quali sono le soluzioni più pratiche e comuni sulla scelta dei contenitori giusti.
Si tratta di contenitori estraibili di dimensioni medio-piccole posizionati nel vano immediatamente sottostante al lavandino. La soluzione presente nel 99% delle case e che consente di nascondere i rifiuti e di risparmiare mq.
Ne esistono di diverse tipologie e solitamente sono realizzati in Polietilene ad alta densità (HDPE), materiale che resiste alle temperature estreme e ai prodotti chimici.
Si possono trovare diverse opzioni come bidoni singoli, oppure sistemi a due, tre o quattro scomparti che permettono di una raccolta di rifiuti più variegata.
La soluzione salvaspazio per eccellenza. I bidoni impilabili sono la scelta ideale per sfruttare al meglio l'archiviazione verticale.
Questo tipo di scelta consente di accatastare i contenitori uno sopra l'altro e di utilizzarli anche in contemporanea grazie alle fessure apribili che sporgono dalla parte frontale.
Sono ideali da posizionare in spazi stretti con aree orizzontali limitate come nel caso si angoli non utilizzati, nei sottoscala e, come detto in precedenza, nei ripostigli.
Sono contenitori verticali di dimensioni medio-grandi. Solitamente posizionati negli ambienti esterni o nei pressi della strada, fungono da contenitori aggiuntivi di supporto quando bisogna svuotare quelli della cucina.
Se ne possono trovare di diverse tipologie e materiali. Nella maggior parte dei casi, sono realizzati in plastica dura, differenziati per colore a seconda della categoria di rifiuto.
In casa è difficile trovarli, a meno che lo spazio della cucina non sia talmente ampio da poterli ospitare. In tal caso, ne esistono in acciaio o alluminio, varianti più discrete ed eleganti delle classiche “plasticate” colorate.
Sono i contenitori più grandi. Quelli che trovi a destra e sinistra nelle cittadine marittime della riviera Romagnola. Sì, proprio quelli che non emanano un odore così piacevole quando ci passi vicino.
Eppure, sono molto diffusi, soprattutto in quelle zone ad alto tasso di frequentazione come le località turistiche o nelle vicinanze di attività commerciali come alberghi, bar e ristoranti.
Anche questi fungono da bidoni aggiuntivi. Sono diversificati per categorie di rifiuto e servono a contenerne in grandi quantità. Il loro utilizzo è piuttosto ergonomico: anche avendo le mani occupate, basta premere il pedale per aprire lo sportello superiore e gettare la spazzatura.
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