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IMU2020: tutto quello che c'è da sapere

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Prendersi cura della propria casa significa anche ricordarsi di scadenze e adempimenti fiscali. Imu e Tasi significano pagamenti ma cosa sono nel dettaglio e cosa dobbiamo sapere per l'anno 2020?

In questi giorni oltre alle novità portate dal Decreto Rilancio, arrivano altre buone notizie: se fino all'anno scorso eravamo abituati a pagare l'acconto della Tasi entro il 16 giugno, quest'anno le cose cambiano: pur restando invariata la data entro cui fare il versamento, ci troveremo a pagare una tassa diversa, la cosiddetta IMU 2020. Dal 1° gennaio 2020, infatti, la vecchia Tasi è andata in soffitta ed è stato fatto un passo avanti verso la semplificazione burocratica abolendo doppi conteggi e riducendo gli adempimenti a carico dei proprietari degli immobili e, in generale, gli obblighi per i cittadini.

Imu e Tasi: che differenza c'è tra Imu e Tasi nel 2020

Dunque la Tasi nel 2020 non si dovrà più pagare e, al suo posto, subentrerà l'Imu. Imu e Tasi, infatti, sono state unificate in un solo pagamento a seguito dell'eliminazione dell'Imposta Unica Comunale: il risultato è una notevole semplificazione per tutti.

Il 16 giugno, alla scadenza del primo acconto dell'Imu 2020 i proprietari di casa dovranno pagare una sola imposta. Tuttavia, non si sa ancora se ci sarà anche una convenienza economica, perché l'ammontare dell'Imu 2020 dipenderà dalle aliquote, che restano a discrezione dei Comuni chiamati ad approvarle entro il prossimo 31 luglio.





Le aliquote di base sono dell'8,6 per mille ed è a piena facoltà dei Comuni aumentarle fino a un massimo di 10,6 per mille oppure ridurle fino ad azzerarle: il calcolo di quanto dovuto per l'Imu 2020, quindi, dipenderà dal Comune su cui sorge la nostra abitazione e dalle rispettive scelte di bilancio. Quelle che sicuramente restano invariate sono le scadenze per l'Imu 2020: il 16 giugno si dovrà versare l'acconto mentre il 16 dicembre saremo chiamati a saldare l'importo dovuto.

Come al solito i versamenti possono essere eseguiti con il modello F24 attraverso la propria banca ma anche negli Uffici postali, tramite un CAAF di riferimento oppure facendosi supportare da un commercialista o da un'associazione di categoria.

Se si dovesse superare la scadenza del 16 giugno per il versamento della prima rata dell'Imu 2020 niente paura: si potrebbe ricorrere al ravvedimento operoso e quindi alla regolarizzazione spontanea del pagamento con la sola aggiunta di una sanzione minime e degli interessi calcolati sulla base dei giorni di ritardo. C'è tutto il tempo di informarsi e capire nel dettaglio, dunque, quanto dovremo pagare per non venire meno ai nostri obblighi di proprietari.

Imu 2020: tipologie di immobili

Anche in questo caso, nessuna variazione rispetto alla Tasi per il 2020: i proprietari della casa in cui hanno la residenza continueranno a non dover pagare nessuna tassa. Questo vale per le abitazioni principali non di lusso, tutti gli immobili di categoria A/1, A/8, A/9 e le relative pertinenze sono soggette al pagamento dell'Imu 2020 con l'applicazione dell'aliquota base del 5 per mille, che può aumentare fino ad un massimo del 6 per mille.

Se, invece, abbiamo acquistato o ceduto la nostra casa nel 2019 le regole che dovremo seguire sono diverse e sono tutte elencate nel documento del Ministero dell'Economia, ma l'ideale è farsi consigliare da un commercialista o da un professionista qualificato per determinare se e quanto si debba pagare.

In generale, comunque, l'acconto si calcolerà sulla base di ciò che abbiamo avuto in nostro possesso nei primi 6 mesi del 2020, applicando le aliquote della vecchia Imu, senza sommare la Tasi che nel 2020 non sarà comunque più dovuta. Oltre alle numerose deduzioni previste dal Decreto Rilancio, già la Legge di Bilancio del 2020 prevedeva la deducibilità al 50% per l'Imu pagata sugli immobili strumentali, cioè quelli utilizzati per l'esercizio della propria arte, impresa commerciale o professione.
Le novità per l'Imu 2020, dunque, sono diverse e vanno tutte nella direzione della semplificazione e dell'agevolazione dei cittadini proprietari di immobili: questo, sicuramente, ci permetterà di goderci ancora di più la nostra casa, sotto tutti gli aspetti.

Insieme ai diversi provvedimenti previsti dal Decreto Rilancio, tra cui il Bonus del 110% per le ristrutturazioni realizzate fino al 31 dicembre 2021, la semplificazione dell'Imu 2020 ci porterà a rivalutare diversi interventi sulla nostra abitazione che tenevamo in sospeso da un po', permettendoci di migliorare il modo in cui viviamo la nostra casa.

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