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La cura del vetro

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Il vetro è un materiale che assolve a funzioni importanti dell'abitare e allo stesso tempo caratterizza oggetti di grande bellezza, come per esempio i manufatti in vetro di Murano. Permette alla luce di entrare nelle nostre case, perché c'è, ma è come se non ci fosse, e i raggi luminosi lo attraversano da parte a parte. Utilizzare il vetro per separare ambienti o per intere pareti che dividono interno ed esterno significa dare agli interni grande luminosità e creare la sensazione di uno spazio continuo, più ampio e da esplorare.

Al vetro viene associata la proprietà di essere fragile. Per questo deve essere trasportato con cura, tenuto fermo da materiali in grado di attutire gli urti e che non provochino graffi o scheggiature. Per proteggere gli oggetti in vetro dai graffi, per il trasporto occorre rivestirli di carta velina, sia per le superfici esterne, che per quelle interne alle parti concave. Tutti gli spazi vuoti devono essere riempiti con paglia di carta o fogli, sfusi o in rotoli.

Le parti sporgenti degli oggetti in vetro vanno avvolte con carta oppure con pluriball, detto in italiano "film a bolle", mentre le parti che si staccano vanno ricoperte con il pluriball a parte. L'intero oggetto in vetro andrà poi avviluppato in diversi strati di materiale protettivo.

Se si deve trasportare un manufatto di valore, è possibile utilizzare i cuscini a schiuma che proteggono da graffi e urti e si adattano perfettamente alla forma dell'oggetto. In questo caso è sufficiente inserirne uno sotto e uno al di sopra del prodotto che si vuole proteggere, all'interno della scatola preparata per spostarlo.

Molti oggetti in vetro fanno parte dell'arredamento domestico, oltre alle finestre: bicchieri, caraffe, bottiglie, vasi, lampadari, ripiani, ante di librerie o vetrine.

Oggetti in vetro

Molte stoviglie sono realizzate in vetro. Tipicamente i bicchieri, disponibili in ogni forma, robusti o sottili, sono costituiti dal materiale che c'è, ma non si vede e si riveste delle immagini distorte degli oggetti che lo circondano. Le forme tondeggianti dei bicchieri creano interessanti effetti con la luce e in questo modo acquisiscono la dignità di un complemento d'arredo che si integra armoniosamente con l'ambiente intero.

Ci sono poi oggetti in vetro che appartengono sempre alla categoria delle stoviglie, ma sono più voluminosi. Si tratta delle caraffe e delle bottiglie che devono essere lavate preferibilmente a mano, perché sia garantita una pulizia accurata anche della parte interna.

I normali bicchieri in vetro possono essere lavati in lavastoviglie alla temperatura di 60̊, con risciacquo a 65̊, e un ciclo di lavaggio che duri tra i 60 e i 120 minuti. Fanno eccezione i calici, con le loro coppe sottili che ricordano le bollicine dello champagne o il rosso cupo di un vino corposo. Questi oggetti in vetro più delicati devono essere lavati a mano, per non rischiarne la rottura.

Tavolo in vetro

Il ripiano di un tavolo può essere realizzato in vetro. Il tavolo in vetro è un mobile che si adatta a diversi contesti: può essere impiegato come tavolo della cucina dove si pranza e si cena, come tavolo per riunirsi a chiacchierare o giocare a carte in soggiorno, oppure come scrivania per lo studio e il lavoro.

Un tavolo in vetro è un po' più costoso rispetto a tavoli in altri materiali, tuttavia rende l'ambiente luminoso, si sposa felicemente con l'arredamento moderno e minimal, ed è un oggetto molto elegante.

La progettazione di un tavolo in vetro prevede che il materiale attraversato dalla luce sia unito con altri materiali che costituiranno il supporto del ripiano. Le gambe di un tavolo in vetro costituiscono di solito un'occasione ghiotta per i designer di interni che possono sbizzarrirsi in soluzioni creative che rendano unico e di gran carattere il prodotto.

I materiali che vengono affiancati al vetro sono generalmente il legno e il metallo. Il primo può raffigurare geometrie accattivanti ed essere mostrato al naturale. Il secondo è spesso cromato e luccicante, una presenza che colpisce al primo sguardo.

Scrivania in cristallo

Qual è la differenza tra vetro e cristallo? Il primo è costituito da silicio e calcare, mentre il secondo presenta al suo interno anche l'ossido di piombo che ne avvicina le proprietà ottiche a quelle del diamante. Il vetro può essere considerato cristallo quando al suo interno ha almeno il 24% di ossido di piombo. Grazie a questa caratteristica, il cristallo possiede maggiore lucentezza, trasparenza, elasticità e sonorità rispetto al vetro.

Se passo la punta del dito sul bordo di un bicchiere ed esso risuona, sarà allora fatto di cristallo. L'ossido di piombo aumenta anche la resistenza del materiale e per questo con il cristallo si possono fabbricare oggetti più sottili rispetto a quanto sarebbe possibile con il vetro.

Il nome "cristallo" deriva dal greco "κρύσταλλος" (krýstallos), che significa "ghiaccio". In mineralogia e cristallografia un cristallo è una struttura solida in cui atomi, molecole o ioni sono disposti in una geometria regolare che si ripete nelle tre dimensioni spaziali come una sorta di modulo sempre uguale. Si tratta del cosiddetto "reticolo cristallino", o reticolo di Bravais.

Una scrivania in cristallo è un oggetto bello, che dà luminosità al proprio studio o alla cameretta dei propri ragazzi. La sua bellezza si accompagna alla robustezza che permette di svolgervi attività di studio e di lavoro senza temere di rovinare il ripiano.

Mobile TV in vetro

Un mobile per la TV in vetro è un oggetto elegante per il soggiorno, ideale per supportare un televisore al plasma, LCD, o LED, oppure per essere collocato sotto lo schermo fissato alla parete per accogliere il lettore dvd, i diversi telecomandi e i dvd preferiti.

Un mobile per la TV presenta due o tre ripiani aperti e funzionali, assolvendo a una funzione di sostegno e contenimento senza appesantire l'ambiente, bensì valorizzandone la luminosità.

La pulizia del vetro

Una delle attività più ingrate necessarie alla cura della casa è quella della pulizia del vetro. Infatti, se non si adottano alcuni accorgimenti, i vetri rimangono segnati da aloni e impurità. È importante ricordare che le superfici in vetro non devono essere pulite quando sono direttamente esposte alla luce del sole perché in questa eventualità si asciugherebbero molto rapidamente con il rischio di lasciare aloni o macchioline.

Nel caso si debba effettuare la pulizia del vetro delle finestre è opportuno togliere le tende e lavarle, così che saranno poi profumate e linde come le vetrate. Prima di procedere alla pulizia del vetro occorre spolverare infissi e serramenti con un pennello apposito, mentre i vetri vanno spolverati con un piumino.

Per la pulizia del vetro di finestre, ripiani e specchi si possono utilizzare panni in microfibra imbevuti di acqua tiepida oppure fogli di giornale, quelli dei vecchi quotidiani che hanno una buona azione abrasiva grazie al tipo di inchiostro di cui sono ricoperti. I fogli di quotidiano possono essere utilizzati senza aggiungere acqua. Il panno in microfibra imbevuto d'acqua per la pulizia del vetro deve essere passato sulle superfici prima con movimenti orizzontali dal centro verso i bordi, poi con movimenti verticali lungo il perimetro della finestra, del ripiano o dello specchio che si desidera far risplendere.

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