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Donne e design: Monica Armani

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Figlia dell'architetto Marcello Armani, esponente del movimento razionalista italiano, Monica Armani è nata nel 1964 a Trento, sulle Dolomiti. Nel suo lavoro che svolge da oltre 30 anni insieme al marito e socio di studio Luca Dallabetta si occupa di: architettura, progettazione di interni e design del prodotto. Nel 1995, insieme al marito, ha creato un'azienda di arredamento la Monica Armani (che oggi non esiste più), la prima collezione autoprodotta “Progetto1” fu un grande successo. La linea di tavoli nel 2005 è stata poi acquistata da B&B Italia che ancora la produce. Particolarmente legata alle sue montagne (vive a Trento) Monica Armani trae grande ispirazione dalla natura e dal paesaggio che la circonda. I suoi lavori si distinguono per la rara ed essenziale eleganza formale e per la particolare attenzione che la progettista mette nei dettagli, da lei considerati un elemento importantissimo e distintivo.

Le collaborazioni

Nota nel panorama del design contemporaneo italiano e straniero Monica Armani collabora con importanti aziende che operano sia nell'universo arredo (da interno e da esterno), sia nell'ambito dell'illuminazione. Fra le più note: Molteni&C, Boffi, Snaidero, Cassina, Kasthall, Gallotti e Radice, B&B Italia, Moroso, Effeti, Mutina, Poliform, Cappellini, ma anche Turri, Tribù e Varaschin. Per Luceplan ha disegnato “Silenzio”, un sistema d'illuminazione che combina la funzione di fare luce con le elevate prestazioni di fonoassorbenza del rivestimento in tessuto Kvadrat.

La poetica e l'estetica

Capace di creare progetti e oggetti che sono soluzioni pulite, eleganti, essenziali, ma con “un'anima” cerca sempre di disegnare oltre le tendenze. Nel processo di creazione dell'idea tende a realizzare oggetti che esulino dalle mode ma che, al contrario, durino nel tempo e abbiano una lunga vita. In questo i dettagli rivestono per la progettista una funzione più che centrale perché sinonimo di grande qualità, ma anche perché possono fare la differenza e portare la cifra stilistica del progettista all'interno di un lavoro e quindi di un'azienda. Fra gli elementi che più connotano i lavori di Monica Armani la tecnica dell'intreccio, che arriva proprio dai boschi delle sue montagne, e le linee morbide e accoglienti. Il suo particolare approccio all'arredamento outdoor le ha permesso di collaborare con tante aziende che operano in questo settore. Nei suoi lavori è riuscita a ridurre al minimo la separazione fra interno ed esterno. I due ambiti, infatti, pur rimanendo funzionalmente distinti si sono fortemente mischiati. Per esempio, materiali prettamente usati prima per l'esterno sono entrati all'interno, ma soprattutto le forme sono state ridisegnate con poltrone e imbotti estremamente comodi, prima pensati così solo indoor.

Estremamente abile ad assecondare e cavalcare l'evoluzione delle forme nei suoi lavori ha sostanziato il progresso con nuovi materiali e tecniche costruttive che hanno generato arredi dalla grande qualità estetica e funzionali.

Al centro della progettazione di Monica Armani c'è il desiderio di creare oggetti belli e duraturi che non debbano essere sostituiti dopo qualche anno. Una caratteristica che secondo la progettista è un po': “la prima forma di sostenibilità”. Capace di trasferire nei sui lavori uno stile raffinato ed elegante, privo di retorica, punta tanto nei progetti di interior, quanto nel design di prodotto sulla ricerca della qualità. Una qualità formale, ma anche e soprattutto, estetica.

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