Considerata una vera e propria componente "storica" la paglia di Vienna è, fra le fibre naturali, (dentro cui consideriamo anche il rattan, il midollino e il bambù) una delle più amate e utilizzate. Da sempre impiegata nel mondo dell'arredo è prepotentemente tornata di gran moda negli ultimi anni adattandosi ai trend e agli stili più attuali. Storicamente, il suo impiego ha origini lontane, il suo nome deriva, infatti, dalla seduta con intreccio di paglia - una fibra vegetale ricavata dalla canna d'India - tipica della sedia numero 14 Thonet in legno curvato, creata nel 1860 proprio da Michael Thonet. Diventata un vero e proprio simbolo dei tradizionali caffè austriaci, e non solo, l'iconica seduta, prodotta ancora oggi e conosciuta come modello 214, ha aperto il campo a interessanti sperimentazioni arrivate fino ai giorni nostri. Oggi troviamo la paglia di Vienna utilizzata non soltanto per realizzare sedute, ma ogni genere di mobile e complemento d'arredo.
Una componente attuale, raffinata e dal sapore romantico
Elegante, leggera e "trasparente" e per questo discreta e poco invadente la paglia di Vienna dona agli arredi un'innata qualità e ben si compone sia con gli stili più classici sia con le soluzioni più contemporanee a cui regala qualità estetica e un'allure romantica tipica delle fibre naturali. Perfetta per essere abbinata ad altre componenti veste molto bene tanto i mobili e gli arredi della zona giorno quanto i pezzi che arredano la camera da letto perché regala sempre combinazioni interessanti, trasversali e davvero senza tempo.
I designer che più la amano
Materiale di grande tradizione deve parte del suo ritorno in auge ad alcuni dei nomi più celebri del panorama progettuale internazionale. Designer come Nendo, GamFratesi, Piero Lissoni, Sebastian Herkner, ma anche la volitiva Patricia Urquiola (solo per citarne alcuni) si sono spesso espressi con questo materiale, ripensando la tradizione con nuove e interessanti interpretazioni. Pensata per impreziosire testiere del letto, piccoli complementi d'arredo, lampade, sistemi luminosi e per completare interessanti pattern a parete la paglia di Vienna è così tornata a essere uno dei materiali privilegiati da designer e architetti. Liberata da un pensiero che la vedeva troppo spesso legata a stili tradizionali, ricchi e leziosi, come per esempio il country o lo shabby chic, nella nuova versione "contemporanea" ha intrapreso un percorso sperimentale fatto di linee semplici e di forme essenziali e pulite a cui regala un fascino vintage che la rende, oggi più che mai, dinamicamente versatile e perfettamente collocabile davvero con ogni stile d'arredo.
Perfetta per nuove sperimentazioni
Che si tratti di un vecchio mobile della nonna recuperato e restaurato e magari inserito in un ambiente dallo stile contemporaneo, o di nuovi arredi che reinterpretano questa interessante lavorazione, la paglia di Vienna vive una nuova età dell'oro. Combinata e abbinata non soltanto alle classiche essenze di legno, ma composta e sviluppata con materiali diversi e di nuova generazione, come i tessuti, i metalli e/o le fibre sintetiche e plastiche apre il campo a sperimentazioni interessanti, audaci, ma sempre caratterizzate da un certo gusto raffinato. Inoltre, l'intreccio realizzato a mano rende questa lavorazione estremamente resistente e quindi idonea agli usi più disparati.
Leggera e raffinata, portatrice sana di storia e di un'eleganza non convenzionale, oltre che di un'allure vintage davvero inconfondibile, la paglia di Vienna, riscoperta dal mondo dell'interior negli ultimi anni, è un ritorno al passato davvero interessante che apre a nuove scenografie domestiche tutte da scoprire.
Claudia Schiera
