A come arredo
L'armonia della casa scaturisce da giochi di forme e colori che sono giustapposti e coordinati secondo il filo rosso del proprio gusto personale. Le piante da appartamento fanno parte di questa dialettica delle linee e delle tonalità. Ce ne sono di molti tipi, fiorite o no, più o meno resistenti, con la necessità di ricevere molte o poche cure, di piccole dimensioni o molto voluminose.
La decisione di ornare la propria casa con delle piante deriva dal rapporto individuale con la natura, dal modo in cui si apprezzano i suoi prodotti, dal tempo che si desidera dedicarle, dal piacere del contrapporre manufatti del lavoro umano con virgulti della vita vegetale. La presenza di piante da appartamento sicuramente accresce la bellezza degli interni, li completa, e regala una sensazione di benessere, di tranquillità e di maggiore armonia dell'esistenza.
La maggior parte delle piante da appartamento proviene da regioni tropicali, come le foreste pluviali del Sud America, dell'Asia o dell'Australia. Per questo si adattano bene all'habitat degli interni attuali, dove le temperature non scendono mai troppo perché d'inverno viene acceso il riscaldamento. Le piante da interno non vanno tenute a temperature inferiori ai 15̊ perché sono organismi vegetali adatti a sopravvivere in ambienti caldi.
Le piante da interno hanno generalmente bisogno di molta luce, ma non devono riceverla direttamente perché le foglie potrebbero bruciarsi. La collocazione ideale per le piante da interno è dunque vicino alla finestra, dove però i raggi del sole vengano adeguatamente filtrati da una tenda.
La scelta delle piante da appartamento perfetto per la propria casa può spaziare tra diverse possibilità: ci sono quelle sempreverdi che garantiscono per tutto l'anno forme particolari di foglie del colore della speranza; ci sono le piante che fioriscono, di tutti i colori, dal rosa al bianco, dall'arancione al blu; ci sono poi i bonsai e le piante grasse che rappresentano due mondi ben definiti sul piano dell'impatto visivo.
Alcune piante da appartamento costituiscono un classico di chi vuole esercitare il proprio pollice verde in casa. Una delle piante da interno più diffuse è il Filodendro (Philodendron). Il nome deriva dal greco ϕιλόδενδρος (philódendros), cioè «amico degli alberi», composto di ϕιλο- «filo-» e δένδρον «albero». Si tratta di una pianta sempreverde che conta decine di specie ed è originaria dell'America meridionale. I generi di Filodendro più diffusi sono rampicanti e questa caratteristica giustifica l'origine del nome.
Il Filodendro conferisce al soggiorno un'impronta di grande eleganza. Il fusto è sottile, mentre le sue foglie sono ovali o cuoriformi, spesso molto grandi e lucide, caratterizzate da una consistenza coriacea con i bordi incisi. Le radici sono in grado di ancorarsi a qualsiasi tutore, ma se il Filodendro viene coltivato in sospensione acquisterà un comportamento decombente, cioè quello di un organo vegetale che si sviluppa in giù e in fuori fino a raggiungere il terreno.
Le dimensioni importanti del Filodendro possono risultare inadeguate a un appartamento medio piccolo. Ci sono alternative che evitano questo inconveniente. Per esempio, lo Spatifillo presenta dimensioni contenute ed è molto apprezzato per i suoi fiori, bianchi, con un unico petalo vellutato a forma di lacrima. Il nome latino è Spathiphyllum e deriva dal greco σπάθη «spada» e ϕύλλον «foglia». Chiamato anche "giglio della pace" o "fiore di luna", lo Spatifillo è originario della Colombia e molto diffuso in Europa perché è resistente e la sua crescita è veloce.
Le foglie sono lucide, di un verde brillante, che pian piano sbiadisce per generare le brattee caratteristiche. In botanica, la brattea è una foglia che si modifica e accompagna fiori e infiorescenza. Lo Spatifillo ha bisogno di essere innaffiato due o tre volte alla settimana, tenendo presente che la terra del vaso deve asciugare tra un'innaffiatura e l'altra, ma mai seccarsi. Ogni mese lo Spatifillo dovrebbe beneficiare di concime per piante da fiore, applicato in dose ridotta della metà rispetto a quella che viene consigliata normalmente.
Le piante sempreverdi assicurano una presenza colorata e vitale durante tutto l'anno solare. Mettono in mostra tutte le sfumature del verde, colore della natura, della rigenerazione e della giovinezza.
Il Pothos è una delle piante da appartamento sempreverdi più diffuse, che piace per le foglie ampie e maculate ed è molto semplice da curare. È un rampicante, ha origini asiatiche, non fa fiori, ma il suo fogliame cuoriforme è molto scenografico e colorato con diversi toni del verde e sfumature del giallo e crema. Si adatta facilmente al contesto domestico e presenta una crescita veloce e rigogliosa. L'unica attenzione da non dimenticare fa riferimento al fatto che il Pothos ha bisogno di molta acqua. Le sue radici tuttavia possono marcire e per questo bisogna fornire loro una terra mista di torba e sabbia.
Tra le piccole piante da appartamento sempreverdi è da annoverare la Kentia, che proviene dall'Australia ed è a tutti gli effetti una piccola palma. Si tratta di una pianta da interno in grado di sopravvivere pressoché in tutti gli ambienti. È caratterizzata dal fusto corto e dalle fronde lunghe e sottili, coriacee, di un verde intenso. Cresce molto lentamente, con un ritmo di due o tre foglie all'anno, ma può raggiungere i tre metri di altezza. Ci sono due accortezze importanti per accogliere una Kentia nella propria casa: è necessario fornirle un vaso più altro che lungo perché le sue radici si sviluppano verso il basso e bisogna garantirle un terreno sabbioso.
Non tutti hanno il pollice verde, anzi. Molti sono piuttosto goffi nel rapportarsi con le piantine, quegli strani "oggetti viventi" che qualcuno regala affettuosamente quando viene invitato a cena o per un gelato serale a casa in compagnia.
Quando il pollice verde non si fa vedere oppure si ha poco tempo per curare le piante da interno, è opportuno orientare la propria scelta su piante da appartamento resistenti. Alcuni esempi di questa categoria sono rappresentati dall'Aloe, la Pianta Ragno, l'Hedera Helix, la Crassula Ovata, l'Albero della gomma e la Dieffenbachia
Il nome scientificamente corretto delle piante grasse è quello di "piante succulente", così chiamate perché sono costituite di tessuti "succulenti", cioè di un parenchima acquifero in grado di immagazzinare grandi quantità d'acqua.
Alcune piante grasse da appartamento sono l'Euphorbia Mili, molto decorativa grazie ai suoi fiori gialli e rossi, i Lithops che crescono nel deserto, somigliano a una pietra e hanno una fioritura di una settimana tra agosto e settembre, l'Opuntia Microdasys, detta anche "Bunny Ears Cactus", una varietà di cactus con foglie dalla forma simile a quella delle orecchie dei conigli, il Tacitus Bellum con fiori a forma di stella e dai colori vivaci.
I bonsai sono dei veri e propri alberi nani, che vengono mantenuti in dimensioni ridotte grazie a una speciale tecnica di coltivazione che consiste nella potatura e riduzione delle radici. I bonsai da interno sono quelli costituiti da piante tropicali e subtropicali. Il bonsai da appartamento più diffuso e resistente è il Ficus Bonsai, che si adatta bene alla bassa umidità ed è facile da curare.
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