A come arredo
Siamo abituati a dare le porte da interno quasi per scontate, come se fossero elementi che non guarda nessuno. Niente di più falso! Ad un primo impatto, i serramenti sono la parte della stanza che attrae maggiormente l'occhio. Quando qualcuno che non è mai stato a casa tua entra in una stanza, è probabile che porte e finestre siano la prima cosa che vedrà. Di conseguenza, scegliere le porte sbagliate può pregiudicare l'arredo di tutta la stanza.
Nonostante le premesse, non devi avere paura. Per scegliere le porte migliori per la tua casa devi solo tenere presenti alcuni aspetti: i tipi di porte da interno; i materiali delle porte interne; l'abbinamento tra porte interne e pavimenti.
Quando si parla di porte, vengono subito in mente le classiche porte bianche da interno a battente. Le conoscerai di sicuro: sono dotate di un'anta montata su cardini laterali, che si apre verso l'esterno. Sono le porte dell'immaginario comune, ma non sono certo le uniche disponibili. In base al tipo di arredamento, puoi infatti orientarti verso modelli con aperture del tutto differenti.
Se vuoi fare una scelta consapevole, devi conoscere i tipi di porte esistenti. Soprattutto, devi tenere a mente quanto spazio hai a disposizione per i mobili e per le porte. In che senso? Vediamo insieme quali sono le caratteristiche di ciascun tipo di porta e in quali situazioni dovresti sceglierlo.
Le porte scorrevoli da interno sono dotate di un'anta che scorre lungo un binario. Se il binario continua dentro il muro, parliamo di porte a scomparsa (in vetro, legno, acciaio…). Se invece il binario è all'esterno, parliamo di porte scorrevoli esterne. Le due soluzioni richiedono lavori di diversa entità e hanno sia pro che contro.
Per valutare qual è la soluzione adatta a te, devi considerare prima di tutto il tuo budget. Se non c'è già una predisposizione, le porte a scomparsa richiedono più lavoro e sono quindi più costose. I modelli esterni richiedono più lavori rispetto alle porte a battente, ma sono tendenzialmente più economiche.
Le porte da interno a battente sono le più diffuse in assoluto e per un buon motivo. Installarle non richiede opere murarie particolari, inoltre sono disponibili in tanti colori e materiali. Perché mai non dovresti sceglierle e complicarti la vita con altre tipologie? In realtà, questo tipo di porte ha pro e contro.
Le porte a battente sono versatili e facili da montare, il che le rende di sicuro molto appetibili. Peccato che abbiano un problema: una volta aperte, occupano spazio. Se hai una casa di medie dimensioni non è un problema. Se invece abiti in un appartamento con metrature ridotte, anche i pochi centimetri occupati dall'anta diventano preziosi.
Un tempo esclusiva degli uffici, sono comparse porte a battente volte a risolvere il problema dello spazio. Non sono le classiche porte bianche da interno, quindi richiedono un po' di lavoro in più. Ciononostante, possono essere il compromesso tra il desiderio di avere una porta a battente e il bisogno di spazio. Sono le porte con apertura rototraslante.
Nelle porte rototraslanti metà anta sporge in una stanza e metà nell'altra, riducendo l'ingombro. Quando le chiudi, la speciale ferramenta fa traslare l'anta fino ad allinearla allo stipite. L'installazione richiede un binario in alluminio fissato alla parte superiore, applicabile a ogni tipo di pannello.
Negli ultimi anni c'è stato un boom delle porte a filo parete, ovvero quelle che sembrano fondersi con il muro. Le porte di questo tipo sono infatti prive di cornice e copri-fili, con l'anta a raso della parete. Quando le chiudi, non c'è nessun elemento che sporga dal muro o che vi rientri. In certi casi, perfino il profilo dell'anta è del tutto invisibile.
Proprio come per i modelli tradizionali, puoi scegliere tra: porte a scomparsa, con l'anta che sparisce dentro il muro; porte a battente, con o senza maniglia.
In entrambi i casi, la porta si confonde con il muro e diventa "invisibile". Per questo motivo, le porte a filo parete sono adatte in particolare per i sottoscala, gli sgabuzzini e tutte quelle porte che non vuoi far vedere. Nulla però ti vieta di utilizzarle anche per le stanze normali.
Dal momento che si mimetizzano con la parete, le porte a filo sono adatte agli arredi minimal e alle stanze piccole. I muri sembrano più ampi e, di conseguenza, anche le stanze sembrano più grandi. Dato che sono allo stesso livello della parete, puoi dipingerle e decorarle con stencil o vernici.
Dopo aver scelto la tipologia di apertura, devi valutare i materiali per le tue porte interne. Il principe è di sicuro il legno, ma di che tipo e con quali finiture? Per venire incontro a una clientela sempre più esigenze, infatti, le porte in legno si sono diversificate.
In alternativa al legno puoi scegliere il vetro. Le porte a scomparsa in vetro riescono ad essere moderne e comode, ad esempio. A seconda del grado di privacy che vuoi ottenere, puoi scegliere tra vetro opaco o trasparente, decorato o liscio.
I consigli di cui sopra ti aiuteranno a decidere quali sono le aperture e i materiali per porte interne che preferisci. Ti manca un'ultima cosa: l'abbinamento con il pavimento. Tutte le porte da interno si devono infatti sposare con il parquet o le piastrelle scelte.
Di solito la scelta del pavimento viene prima di quella delle porte. Spesso capita addirittura che il pavimento sia già presente, di conseguenza la scelta vada fatta in funzione di esso. Se quindi ti stai chiedendo come abbinare porte e pavimento nel modo giusto, non disperare! Ti basta seguire pochi semplici consigli.
Ecco che sei pronto per scegliere le tue nuove porte da interno. A filo muro, a scomparsa o a battente, in vetro, in legno o in altri materiali, completando al meglio l'arredamento della casa.
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