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Come migliorare la qualità dell'aria in casa

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Questo periodo ci ha portati ad acquisire nuove abitudini e a passare molto più tempo in casa, tra smartworking, lezioni online, allenamenti sportivi casalinghi.

Per questo la qualità dell'aria delle nostre abitazioni è diventata sempre più importante, tanto che l'Istituto Superiore di Sanità ha redatto uno specifico rapporto.

I fattori da tenere sotto controllo

Per adottare le misure più efficaci per garantire una buona qualità dell'aria in casa è innanzitutto indispensabile verificare quale sia la situazione attuale, che varia in base a tanti fattori tra cui il traffico che ci circonda, il verde di cui possiamo disporre intorno alla nostra abitazione, la qualità degli infissi.

Esistono diversi strumenti per misurare la qualità dell'aria in commercio che ci aiuteranno a capire se rientriamo nei corretti parametri. Bisogna, infatti, tenere presente che normalmente i valori medi di CO2 in casa si aggirano intorno ai 360 ppm (cioè 360 particelle di CO2 ogni milione di parti d'aria) e un buon tasso di umidità raggiunge al massimo il 50%, al di sopra di questa soglia si potrebbero creare situazioni favorevoli alla proliferazione di muffa, batteri e virus, per cui, eventualmente, si consiglia l'utilizzo di un deumidificatore.




La temperatura ideale in casa, secondo l'OMS, dovrebbe invece aggirarsi intorno ai 20 gradi, per tenerla sotto controllo si possono ovviamente utilizzare degli impianti di raffrescamento o riscaldamento. Una volta che abbiamo monitorato la situazione, per migliorare la qualità dell'aria all'interno delle nostre case possiamo utilizzare dei semplici accorgimenti.

Aprire le finestre per migliorare la qualità dell'aria

Innanzitutto è buona norma aprire spesso le finestre. Mentre in condizioni normali è sufficiente arieggiare la casa una volta al giorno, in questo periodo in cui c'è una permanenza in casa prolungata il consiglio è di aprire più volte al giorno, anche per pochi minuti, le finestre che affacciano sulle strade meno trafficate e nei momenti di minore passaggio.

Nel caso in cui l'abitazione sia dotata di impianti di raffrescamento o impianti di riscaldamento autonomi fissi, come climatizzatori aria-aria e pompe di calore split, o climatizzatori portatili collegati con tubo di scarico flessibile all'esterno che, quindi, utilizzano con il ricircolo sempre la stessa aria, gli ambienti andranno arieggiati più volte al giorno per garantire una buona qualità dell'aria e un basso tasso di agenti inquinanti.

Insomma l'areazione è fondamentale, facendo attenzione ai momenti della giornata meno trafficati, per non introdurre nuova CO2.
In aggiunta all'apertura delle finestre si può valutare l'utilizzo dei depuratori o dei deumidificatori che possono aiutare a migliorare ulteriormente la qualità dell'aria all'interno delle nostre case.

Da non dimenticare, infine, le piante, che ci aiutano a mantenere una buona qualità dell'aria. Ad esempio il ficus che assorbe il benzene e il tricloretilene o l'aloe vera che depura l'aria da formaldeide e ammoniaca.



Impianti di raffrescamento e climatizzazione: come utilizzarli

Se utilizziamo in casa impianti di raffrescamento e climatizzazione o impianti di riscaldamento dobbiamo stare tranquilli perché, come chiarito dall'Aicarr, Associazione italiana condizionamento aria, riscaldamento e refrigerazione, assolutamente questi strumenti non influiscono sul rischio di contagio se non ci sono persone affette da Covid in casa.

Nel caso in cui, invece, ci dovessimo trovare a convivere con persone contagiate, è essenziale far riferimento al proprio medico per farsi consigliare. In ogni caso è sconsigliabile, soprattutto quando ospitiamo in casa amici o parenti che non vivono insieme a noi, non dirigere direttamente verso le persone il getto d'aria della climatizzazione e posizionare ventilatori e impianti di raffrescamento a una certa distanza.

Come abbiamo detto sopra, anche in presenza di impianti di raffrescamento o climatizzazione è importante ventilare gli ambienti aprendo le finestre, soprattutto se gli impianti stessi utilizzano il ricircolo dell'aria. Attenzione, inoltre, alla pulizia delle griglie dei condizionatori e dei filtri: è consigliabile pulire una volta al mese e ad impianto fermo i filtri dell'aria di ricircolo dell'impianto di raffrescamento o climatizzazione per mantenere adeguati livelli di filtrazione. Sono raccomandati, inoltre, gli apparecchi che usano filtri Hepa o Ulpa, ad alta efficienza.

Durante la pulizia vanno usati prodotti appositi, ad esempio panni in microfibra inumiditi con acqua e sapone. Non vanno mai spruzzati detergenti e disinfettanti direttamente sul filtro, per evitare di inalare sostanze tossiche. Se abbiamo in casa un impianto di riscaldamento è fondamentale fare attenzione al livello di umidità dell'aria, che non deve essere mai troppo secca: una buona idea è utilizzare dei semplici contenitori in vetro temperato o in plastica pieni d'acqua da poggiare sui caloriferi.

Attenzione alla pulizia

Una corretta pulizia è essenziale per mantenere una buona qualità dell'aria in casa, ma attenzione a non utilizzare eccessive quantità di prodotti che potrebbero causare dermatiti o infiammazioni di altro tipo. È bene scegliere prodotti con basso tasso di agenti inquinanti o dannosi per l'uomo e senza profumazioni artificiali.

I prodotti non vanno mescolati tra loro, soprattutto se utilizziamo ammoniaca e altre sostanze acide come aceto o anticalcare e vanno sempre utilizzati con attenzione e seguendo le indicazioni dei produttori. Avere una buona qualità dell'aria in casa richiede cura e attenzione, evitando soluzioni fai da te e informandosi accuratamente sui passaggi da eseguire per non incorrere in rischi o danni per la salute. Avere una buona qualità dell'aria in casa richiede cura e attenzione, evitando soluzioni fai da te e informandosi accuratamente sui passaggi da eseguire per non incorrere in rischi o danni per la salute.

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