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Arredamento vintage - un sempreverde per la tua casa

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L'arredamento vintage è sempre più diffuso. Si tratta infatti di una scelta che permette accostamenti inusuali, regala un'atmosfera del tutto particolare, dà tocchi di forte personalizzazione. Gli oggetti del secolo scorso possono essere abbinati a mobilio moderno o addirittura in stile minimalista per dar vita a un fascino che deriva dalle dissonanze. In questo modo il mobile retrò viene valorizzato, emerge come protagonista su uno sfondo omogeneo, come soluzione di continuità di un filo rosso, che lascia a bocca aperta e rimanda ad altre vite vissute.

Possono anche essere accostati mobili vintage che risalgono a decenni diversi e dunque rappresentano stili diversi, con linee, forme e colori votati alla semplicità piuttosto che a evasioni eccentriche.

Molti sono gli oggetti e gli ambienti che si prestano a essere reinterpretati per realizzare uno stile vintage nella propria casa. A seconda della stanza che viene presa in considerazione si possono adottare diversi accorgimenti per creare una suggestione retrò. Il soggiorno è sicuramente il luogo della casa dove può trovare maggior spazio l'arredamento vintage. Basta mettere in bella mostra nella libreria o su una mensola un manufatto di un'epoca passata per infondere calore alla zona giorno del proprio appartamento.

Una radio d'epoca, un giradischi o una vecchia macchina per scrivere sono tutti oggetti dal fascino vintage in grado di accendere l'attenzione degli ospiti e avvolgere i padroni di casa nel viluppo dei richiami di un tempo che è stato e lascia la sua eredità nel presente. Nei bagni le suggestioni vintage possono essere accese dal pavimento a scacchi, bianco e nero, dalle linee sinuose dei sanitari, o da una vasca da bagno non incassata, con i piedini in vista e laccati.

Si può abbinare il vintage all'etnico, scegliendo mobili del secolo scorso, o addirittura dell'Ottocento, di particolare provenienza geografica: dall'Asia, dal Sud America o di un paese dell'Africa.

L'arredamento di una casa vintage

L'arredamento di una casa vintage permea ogni stanza del suo fascino irresistibile fatto di rimandi al "C'era una volta", con la Storia che diventa "storie" di vissuti individuali che si intrecciano e sostanziano le epoche. Ogni ambiente di un appartamento in stile retrò sarà arricchito da oggetti d'arredo di decenni del secolo scorso, magari appartenuti a un bisnonno, una nonna o una prozia.

"Vintage" è un termine inglese che deriva dal francese "vendenge" che significa "vendemmia", a sua volta derivato dal latino "vindemia", da "vinum", «vino», e "demere", «levare». Durante la vendemmia viene raccolta l'uva da cui si ottiene il vino che invecchiando migliora. In questa prospettiva devono essere guardati i mobili di una volta, quelli che danno vita all'armonioso e imprevedibile insieme dell'arredamento di una casa vintage.

Da uno scaffale in salotto può fare capolino un Geloso, la vecchia radio dell'azienda omonima che operò dal 1931 al 1972. Il suo abbinamento prediletto è con una libreria vintage, dalle linee marcate, con l'essenza del legno in vista. I telefoni di una volta possono essere appoggiati sul ripiano di una madia in stile retrò, con piedini sottile che ne separano il corpo dal pavimento, con i cassetti magari sapientemente scrostati per simulare l'usura del tempo.

Per arricchire l'arredamento di una casa vintage alle pareti vanno applicate delle vecchie locandine di spettacoli teatrali o del cinema. Anche le fotografie di una volta, in bianco e nero, con i capelli cotonati delle donne e i doppio petto degli uomini, fanno la loro bella figura sulle mura domestiche, o in cornice su un mobiletto a mezza altezza.

I frigoriferi bombati e dipinti con colori improbabili sono un classico per dare un aspetto compiuto a una cucina retrò, laccata in colori tenui come il verde mela o il giallo crema, i fornelli in metallo verniciato di bianco e le maniglie metallizzate.

Divani e poltrone anni '50

Il divano e le poltrone sono oggetti fondamentali del soggiorno, dove si trascorrono momenti di socialità o ci si rilassa davanti a un buon film o con un goccio di amaro dopo cena. L'arredamento di una casa vintage può comprendere divani e poltrone in stile anni '50, caratterizzati dalle forme morbide, tondeggianti, voluminose, rivestiti in pelle o con tessuti ruvidi o spesso di velluto.

I divani e le poltrone anni '50 avvolgono chi vi si siede perché presentano schienali alti e molto imbottiti. I piedi sono in legno, così come la struttura interna, mentre i rivestimenti sono costituiti da cotone molto durevole, colorato in stile pop o con fantasie in linea con il decennio in cui il modello è stato disegnato.

Divani in velluto

I divani in velluto sono un oggetto imprescindibile per l'arredamento di una casa vintage. Il velluto dona morbidezza, delicatezza ed eleganza alle curve imbottite dei divani di qualche decennio fa. È un tessuto che richiede cure attente, ma si abbina in modo non scontato sia con mobili dal design moderno, sia con arredi altrettanto retrò.

Il modello che regala maggiori suggestioni retrò è forse quello dei divani Chesterfield rivestiti in velluto. Infatti, sono caratterizzati dalla lavorazione capitonné che risale all'Ottocento ed è così denominata perché in origine l'imbottitura era costituita dal capiton, cioè lo scarto della lavorazione della seta.

Il capitonné è un'imbottitura che viene utilizzata anche per le testate dei letti dal gusto retrò, oltre che per divani e poltrone. L'effetto visivo ottenuto attraverso il capitonné consiste in una rete di quadrati o di losanghe rigonfi e individuati da bottoni dello stesso colore del tessuto. La lavorazione del capitonné avviene interamente a mano.

I divani in velluto sono proposti nei colori più classici, dal beige al tortora, così come in quelli più innovativi che creano insoliti abbinamenti con le forme retrò, come il rosa, il rosso e l'attualissimo ottanio, tra il blu e il verde, così denominato da una lega di otto metalli utilizzata dalla Parker per i pennini delle stilografiche, l'Octanium.

Mobili vintage

I mobili vintage sono gli elementi fondamentali su cui si costruisce una casa in stile retrò. Gli appassionati di vintage generalmente classificano gli oggetti dell'arredamento retrò a seconda del decennio cui appartengono. Infatti, negli anni Venti e Trenta del Novecento la parola d'ordine del clima culturale era "progresso" e di conseguenza l'arredamento rispecchia questo anelito a un futuro tecnologicamente avanzato.

In quel ventennio l'influenza dell'Art Decò favorisce la realizzazione di mobili con guizzi stravaganti, mentre nello stesso periodo il Bauhaus propone linee essenziali, razionalizzate in vista della funzionalità degli oggetti.

I mobili vintage che si ispirano al primo dopoguerra sono invece caratterizzati da linee sinuose e colori vivaci.

Gli anni Sessanta sono artefici di cambiamenti sul piano sociale, ma anche sul piano del design che acquista una personalità più forte e sfacciata. Sono gli anni delle sperimentazioni psichedeliche e della pop art, in cui il colore la fa da padrone e stravolge le figure. L'arredamento retrò degli anni '60 comprende divani, sedie e poltrone riccamente imbottiti, elettrodomestici colorati e pareti dipinte di verde mela, rosso magenta o giallo limone.

Gli anni Settanta portano ai massimi livelli le eccentricità del decennio precedente, mentre con l'arrivo del decennio successivo la sobrietà torna a imporre i suoi confini.

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