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Come scegliere un piano cottura

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Se hai già in mente colori, finiture ed elettrodomestici indispensabili della cucina, è probabile che tu voglia sapere come scegliere un piano cottura.
In questo articolo, spieghiamo quali sono i tipi di piani cottura da considerare e valutare in base a materiali, numero di fornelli e tecnologie per capire pro e contro del piano cottura a induzione, di quello a gas e dei modelli elettrici.

Qual è il materiale migliore per il piano cottura

Di cosa sono fatti i piani cottura? Non c'è un unico materiale per tutti i piani dove sono inseriti i fornelli. Ci sono diverse possibilità tra cui scegliere, che hanno caratteristiche specifiche sul piano estetico e sul piano funzionale.

Il piano cottura in acciaio inox smaltato a fuoco

Molto apprezzato e utilizzato per fornelli a gas è il piano cottura in acciaio inox smaltato. Il processo eseguito per smaltare l'acciaio conferisce al materiale caratteristiche di robustezza e inalterabilità cromatica. La lucentezza metallica si mantiene nel tempo e il piano cottura resiste bene ai cambiamenti repentini di temperatura, al calore intenso e all'erosione da parte di sostanze acide o saline. L'acciaio inox può essere sottoposto alle apposite operazioni del riciclo: soddisfa, quindi, i requisiti richiesti dal paradigma della sostenibilità ambientale.

Piani cottura in vetroceramica

Come suggerisce già il nome, la vetroceramica è caratterizzata da proprietà che in parte condivide con il vetro e in parte con la ceramica. È utilizzata soprattutto per i piani cottura a induzione e offre un'elevata resistenza meccanica. I piani cottura in vetroceramica, grazie alla qualità del materiale, resistono a temperature fino ai 700°C. Sono estremamente rigidi, hanno un coefficiente di dilatazione termica basso e non presentano porosità.

Vantaggi di un piano cottura in vetro temperato

Abbinato talvolta al cristallo, il vetro temperato è generalmente impiegato per realizzare piani cottura a gas. Anche il vetro temperato è un materiale molto resistente, sopporta benissimo la pressione, rimane inalterato se sottoposto ad alte temperature fino a 250°C. La finitura viene stampata sulla superficie in vetro del piano cottura: può, quindi, adattarsi a contesti dal design moderno oppure ad ambienti con arredamento in stile classico.

Tipi di piano cottura distinti per numero di fornelli

Oltre alla valutazione del materiale più adatto alla cucina, è necessario tenere conto delle dimensioni: lo spazio a disposizione per i fornelli sul piano d'appoggio del mobile. A seconda dei centimetri liberi per la cottura, ci si può orientare su un micro piano a 2 fornelli oppure su uno grande a 6. La profondità standard dei piani cottura è di 51 cm, mentre invece la larghezza varia da 30 a 90 cm, a seconda del numero di fuochi e del modello. La scelta di un piano cottura a due, quattro, cinque o sei fuochi dipende anche dalle proprie abitudini. Per chi ama cucinare per la famiglia e gli amici, è bene avere a disposizione vari fornelli: un piano cottura con 5 fuochi, o addirittura con 6, è la soluzione ideale.

Per case piccole: il piano cottura a 2 fuochi

I piani cottura con soli 2 fuochi occupano in larghezza anche meno di 30 cm. Sono la scelta giusta per bilocali con angoli cottura dalle dimensioni limitate oppure per monolocali caratterizzati da una metratura molto ridotta.

La soluzione più classica: il piano cottura con 4 fuochi

Il piano cottura a 4 fuochi è la soluzione classica che va bene per ogni tipo di cucina e per la maggior parte delle esigenze. Permette di sbizzarrirsi in ricette nuove con una certa comodità, ma è adeguato anche per chi è un esperto in cucina.

Il piano cottura con 5 fuochi

Il piano cottura con 5 fuochi ha larghezza variabile dai 60 ai 90 cm. Generalmente sono proposte tre misure: 60 cm, 70 o 75 cm, e 90 cm.

Per amanti della cucina: il piano cottura con 6 fuochi

Un piano cottura con 6 fuochi misura 90 cm in larghezza ed è l'oggetto dei desideri di chi ama preparare deliziose pietanze per ogni occasione.

I piani cottura classificati in base alla tecnologia che utilizzano

Nella scelta del miglior piano cottura per la cucina, vanno considerate le tecnologie alla base del suo funzionamento. Infatti, si può scegliere tra:

  • piani cottura a gas;
  • piani cottura elettrici;
  • piani cottura a induzione.

Vediamo quali sono vantaggi e svantaggi di ciascun tipo di piano cottura.

Il piano cottura a gas

Il piano cottura a gas funziona grazie all'allacciamento alla rete comunale oppure con bombole di butano. Si tratta della soluzione più utilizzata perché economica e allo stesso tempo efficiente. Con questo tipo di tecnologia, è possibile controllare visivamente la potenza della sorgente di calore che permette la cottura. Grazie alla termocoppia di sicurezza, compresa nell'elettrodomestico per legge, i piani cottura a gas sono sicuri: allo spegnimento della fiamma, il passaggio del gas viene interrotto. Oltre alla termocoppia, questi fornelli presentano bruciatori, griglie dove vanno appoggiate pentole e padelle, manopole di comando in posizione frontale o laterale. Il sistema di accensione è elettronico e viene attivato dalle manopole che aprono o chiudono il flusso del gas verso uno dei bruciatori. Azionando una delle manopole per accendere i fornelli, si attiva una candela che determina l'accensione del gas.

Quando è più adatto un piano cottura elettrico

Il principale vantaggio di un piano cottura elettrico è il prezzo basso. A fronte del risparmio, c'è uno svantaggio importante da considerare: i tempi con cui si riscaldano e si raffreddano fornelli di questo tipo sono superiori rispetto a quelli di elettrodomestici a gas o a induzione. In commercio sono disponibili piani di cottura elettrici da 2 a 5 fuochi, in modo da poterli adattare allo spazio disponibile nella propria cucina.

Caratteristiche del piano cottura a induzione: pro e contro

I consumi di un piano cottura a induzione sono ridotti rispetto a quelli degli elettrodomestici a gas o con piastre elettriche: questo è un vantaggio importantissimo. I piani cottura a induzione restano accesi per un tempo inferiore rispetto a quelli a gas o elettrici perché permettono una regolazione della temperatura praticamente istantanea. Offrono, poi, la funzione “booster” per far bollire l'acqua molto rapidamente. La drastica riduzione dei tempi di accensione abbassa i consumi. In più, un piano di cottura a induzione è sicuro perché non si scalda: aumenta solo la temperatura del contenitore dei cibi da cucinare. Gli svantaggi di questa tecnologia sono il prezzo alto e la necessità di usare pentole e padelle realizzate apposta per l'induzione. D'altra parte, entrambi gli investimenti vengono ammortizzati grazie al risparmio energetico.

Come funziona il piano cottura a induzione

Spieghiamo in estrema sintesi come funziona il piano cottura a induzione. Sotto la superficie luccicante in vetro ceramica del piano cottura sono presenti delle bobine. Nel momento in cui viene acceso uno dei fuochi, una corrente passa attraverso le bobine sottostanti. È così generato un campo magnetico che induce nel contenitore da scaldare una corrente che si trasforma in calore per effetto Joule.

Sai come pulire un piano cottura in acciaio? Ecco i nostri consigli

Se ti domandi come pulire un piano cottura in acciaio, ecco qui tre semplici passaggi.

  1. Con un detersivo neutro e un po' d'acqua, rimuovi i residui dei cibi sulla superficie del piano cottura facendo con la mano un movimento circolare.
  2. Risciacqua bene con un panno bagnato.
  3. Passa un panno imbevuto di aceto per rendere brillante il piano e igienizzarlo.

Ecco come pulire un piano cottura a induzione

Il piano cottura in vetroceramica a induzione si pulisce velocemente. Bastano un panno morbido in microfibra e dell'acqua, preferibilmente distillata. Passando delicatamente sulla superficie in vetroceramica si rimuovono così polvere e aloni leggeri. Per una pulizia più profonda necessaria alla rimozione di unto e grasso, una spugnetta e un detergente delicato.

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